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di redazione
Lo sciopero al contrario, la lotta non violenta, il metodo maieutico, l’animazione sociale, il suo modo di far sentire tutti importanti, la sue azioni, la sua volontà ed i suoi sogni sono ricordati in questi giorni a Trappeto, piccolo Comune che Danilo Dolci, dalla lontana Trieste ha scelto per vivere la sua vita. Un lungo week end di appuntamenti e di incontri organizzato dall’associazione ‘Amici di Danilo’, presieduta da Orazio De Guilmi, che di Danilo Dolci è stato discepolo ed amico. Con Del Bene, si è svolto un interessante dibattito attraverso il quale il giovane magistrato ha esortato i cittadini a rendersi protagonisti non accettando più nessun compromesso con la malavita che negli anni ha limitato lo sviluppo culturale ed economico del territorio. Francesco Del Bene, ha iniziato la sua carriera di magistrato di frontiera nel 1999 quando fu incaricato di seguire le indagini dell’omicidio Alduino ucciso a Partinico, nel suo panificio insieme a Roberto Rossello morto per il ferimento, qualche mese dopo. Da allora Del Bene, ha avuto modo di constatare la pericolosità della mafia nel partinicese e l’atteggiamento quasi indifferente della popolazione, che di certo non ha contribuito a migliorare questa triste realtà.
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