A piazzetta Bagnasco si presenta il romanzo d’esordio della 14enne Eleonora E. Spezzano
Eleonora E. Spezzano. Scrivere un romanzo non è certamente facile, ancora di più quando si raccontano capitoli di storia tra i più cupi del Novecento. Se, poi, l’autore ha un’età che gli dà modo di trarre ispirazione solo dai libri di storia, tutto assume un significato molto diverso.
È questo il caso di Eleonora E. Spezzano, appena 14 anni, autrice del libro “Hans Mayer e la bambina ebrea” (Bonfirraro Editore) che verrà presentato alle 18 di venerdì 31 luglio in piazzetta Bagnasco.
Un ritratto intenso e drammatico, quello che fa la giovane autrice, di un pezzo della nostra storia tra i più drammatici dell’umanità, che dimostra la forza potente di un amore puro, incondizionato e ribelle. Riuscendo, la sua penna, in maniera agile e commovente allo stesso tempo, ad accarezzare le ferite dell’anima e quelle della Storia, narrando sapientemente di una fuga ineluttabile alla ricerca del tepore esistenziale, con un tocco delicato e morbido, privo di pietismo.
Nella mostruosità di una singola immagine, in un labirinto contorto di cose, oggetti e persone, nelle parole sussurrate al buio, sottovoce, parole rubate per paura di un tradimento, negli incubi notturni che prendono forma, in una continua e convulsa lotta per la sopravvivenza.
Insieme all’autrice, in piazzetta, ci sarà Evelyne Aouate, presidente dell’Istituto Siciliano Studi Ebraici.
A organizzare l’evento è Mondadori Point in collaborazione con l’associazione “Piazzetta Bagnasco”. Ingresso, come sempre, libero e gratuito.
IL LIBRO
Varsavia 1941, Hans Mayer è un ufficiale della Wehrmacht, schivo e solitario, che si limita a percorrere ogni giorno la strada che lo separa dalla caserma cercando di non badare agli sguardi di disprezzo che lo circondano. Vive reprimendo un passato oscuro e turbolento dal quale cerca inutilmente di allontanarsi da anni. È chiuso in un circolo vizioso di incertezze che lo hanno portato a riflettere sul suo ruolo. Niente nella città monotona che è diventata Varsavia gli fa credere che le cose un giorno possano cambiare.
Una sera d’autunno il destino lo mette alla prova, giocando una delle sue carte più pericolose, lanciandogli una sfida inizialmente impossibile che con il tempo si trasforma nella sua unica ragione di vita. La sua casa diventa l’unico porto sicuro in mezzo all’enorme campo di battaglia in cui si è trasformato il mondo, il luogo in cui nascondere tutto ciò che le altre creature dalle divise verde bottiglia non devono vedere.
Il gelo crudele dell’Olocausto sta penetrando lentamente nel cuore degli uomini, ma Hans è pronto alla disobbedienza. Si ritroverà di fronte a un bivio, costretto a decidere se scommettere su tutte le sue sicurezze o rinunciare. L’innocente Marie è il suo segreto indicibile, la sua sfida al sistema, il suo inno alla libertà, una rincorsa verso la luce.