A Palermo un presidio a sostegno delle navi che salvano i migranti

Accanto a Chi Salva Vite in Mare !

Il forum invita a partecipare a un presidio in PIAZZA VERDI GIOVEDÌ, 17 SETTEMBRE DALLE 17 ALLE 20, per manifestare la nostra solidarietà nei confronti degli equipaggi delle navi che operano nel Mar Mediterraneo per cercare di salvare vite umane, a quelli delle navi che si trovano al largo delle coste europee per la quarantena e alle persone che in questo momento si trovano costrette negli hotspot.


Sul traghetto GNV Allegra, davanti le coste di Palermo, stanno trascorrendo il periodo di quarantena le persone che diverse settimane fa, in più operazioni, sono state salvate nel Mediterraneo dalle navi Louise Michel e SeaWatch 4.Persone che, aggrappandosi ad una flebile speranza, hanno lasciato tutto e intrapreso un viaggio pieno di dolore, violenza, stupri, schiavitù e, a volte, morte.Vogliamo proporre, finalmente, una narrativa rispettosa della verità.

Perché una mamma “sceglie” di rischiare la vita del suo bambino su una barca, di notte, su un mare che non ha mai visto? Perché un ragazzo “sceglie” di stare stipato su un gommone, bagnato dal carburante che pare rinfrescare ma intanto scava e brucia la pelle? Perché non hanno alternative, non gliene lasciamo. A nessuno. Neppure a coloro che, secondo i trattati internazionali e le leggi nazionali, hanno diritto all’asilo e alla protezione. I canali di immigrazione regolare sono sostanzialmente chiusi.I corridoi umanitari sono purtroppo rari, estemporanei, non capillari e assolutamente insufficienti. E l’asilo si può chiedere solo una volta entrati sul territorio nazionale (e no, le persone non possono venire in aereo e no, non perché abbiano qualcosa da nascondere). Non hanno alternativa.Le ONG non sono “taxi del mare”, non incentivano le partenze e non sono in “combutta con i trafficanti”. Le ONG -piuttosto- suppliscono alla (criminale) assenza delle missioni di ricerca e soccorso degli Stati e della UE. Invece, in “combutta con i trafficanti” sono proprio gli Stati: noi addestriamo, equipaggiamo e finanziamo le milizie libiche che, sulle nostre motovedette e con una divisa bianca addosso, sono un ingranaggio cruciale del traffico di uomini (e non solo).L’Europa, culla del diritto e dei diritti umani, continente di oltre 500 mln di persone, ricco (pur con forti disuguaglianze), ha scelto la strada della chiusura totale. Del Sarcofago.

Ha ceduto alla paura e alle sirene identitarie e sovraniste. Ha ceduto all’odio. E, sbandierando una difesa delle radici (che invece, così, rinnega, svilisce e offende), sceglie l’esternalizzazione delle proprie frontiere e agisce in ogni modo (anche criminale e illegale) per respingere i migranti e per bloccarli (come nei campi di Moria o in quelli lungo la rotta balcanica).“Aiutiamoli a casa loro”, dicono. Facciamolo! È una sfida: facciamolo! Significa però, sappiatelo, ripensare interamente l’intero sistema economico e produttivo, rinunciare ai nostri privilegi, smettere di depredare e corrompere, invertire la rotta dei cambiamenti climatici, abbandonare le velleità neo-colonialiste, significa ricostruire una nuova etica dei rapporti tra gli Stati, tra i popoli, abbattere le disparità e le disuguaglianze.Siamo pronti? No. E di certo chi si cela, retoricamente, dietro al (giustissimo) “diritto a non emigrare”, non racconta quel che questo comporti in realtà.Il Forum Antirazzista di Palermo, con tutte le realtà che lo compongono e Amnesty International Sicilia, insieme ad altre associazioni e organizzazioni, oggi vogliono stringere in un grandissimo abbraccio l’equipaggio della SeaWatch 4 e di tutte le altre navi che, sfidando l’odio e l’indifferenza, si ostinano a stare in mare, a salvare persone e a raccontare.Vogliono abbracciare le persone costrette negli hotspot, in terra e in mare.

Augurando loro di riuscire a trovare l’accoglienza che cercano e della quale hanno bisogno.Vogliono denunciare, ancora una volta, le politiche miopi, scellerate, criminali, inumane, illegali dell’Europa e, nello specifico, dell’Italia (in una perfetta e imbarazzante continuità tra i governi che si sono
succeduti.

La manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto delle attuali disposizioni anti-Covid. Si invitano quindi i partecipanti a mantenere il distanziamento fisico e ad indossare l’aposita mascherina

evento FB: Accanto a Chi Salva Vite in Mare

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