PALERMO (ITALPRESS) – La massima esponente internazionale della medicina narrativa, Rita Charon, direttrice del Programma di medicina narrativa alla Columbia University di New York, a Palermo in occasione del convegno internazionale ‘Le culture della curà, in corso al Grand Hotel Piazza Borsa. L’incontro – organizzato dal dipartimento Culture e società dell’Università degli Studi di Palermo – durerà quattro giorni, da oggi fino al 15 dicembre, e vedrà gli interventi di diversi esperti nel campo medico, ma anche di altri settori, provenienti dall’ateneo palermitano e da altre università, che si soffermeranno su temi che si legano in maniera interconnessa alla cura e alla salute pubblica.
“L’aspetto più importante è la multisciplinarità, mette insieme professionisti di varia caratura e origine, come medici, psicologi, letterati – ha detto il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri -. Il tutto per riscoprire il filo logico conduttore della medicina narrativa, che diventa un perno del nuovo approccio antropologico che oggi avere in medicina e che – soprattutto – permette di mettere al centro il paziente, con i suoi problemi. Non più analizzare patologie, ma pazienti, uomini con patologia”.
“Questo è il nuovo approccio che nella medicina moderna sta prendendo sempre più campo. Oggi la presenza di Rita Charon porta a considerare anche un nuovo modo modo di fare corsi di laurea. Nel corso di medicina, ad esempio, prevediamo di inserire alcune ore lezione dedicate al rapporto medico-paziente e sul rapporto ematico che deve svilupparsi, perchè il paziente è portatore non soltanto di un malessere fisico, ma attorno ha una sofferenza di tipo psichico che il medico e tutto il vasto gruppo di persone che hanno a che fare con i pazienti, come infermieri, ossia e tecnici, devono conoscere”.
Rita Charon, medico internista e studiosa di letteratura, ha esposto una sua relazione titolo ‘Embodied Care: The Aesthetic and Cognitive Dimensions of the Clinical Worlds’. L’esperta si occupa di medicina narrativa da quasi trent’anni e i suoi contributi sono apparsi, tra gli altri, su ‘Annals of Internal Medicine, Journal of the American Medical Association, The Lancet’ e ‘The New England Journal of Medicinè. Nel 2019 ha inoltre pubblicato con Raffaello Cortina Editore il saggio: ‘Medicina narrativa. Onorare le storie dei pazientì.
“E’ una originale e interessante intuizione del dipartimento Culture e società – ha aggiunto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla -. La ricerca è una condizione che deve coinvolgere e interessare, non solo più realtà accademiche e scientifiche, ma anche più discipline. Un approccio transdisciplinare che è segno della modernità”.
– foto: xd6/Italpress
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