Attivato a Palermo uno sportello di consulenza gratuita per accedere ai contributi a fondo perduto previsti dal Dl 104/2020 per gli esercenti dei centri storici dei grandi centri urbani colpiti dal calo dei turisti stranieri causato dell’emergenza Covid 19.
Il servizio sarà curato da Giuseppe Sciarabba, responsabile regionale del dipartimento Fondi strutturali e Unione europea della Lega Sicilia, con il coordinamento di Igor Gelarda, referente regionale dei dipartimenti tematici, e d’intesa con Alessandro Anello, responsabile regionale Enti locali e coordinatore cittadino del partito. La consulenza potrà essere richiesta scrivendo all’e-mail: asvime@virgilio.it.
“In Sicilia – dice Sciarabba – i comuni ad alta vocazione turistica individuati dal decreto, oltre Palermo, sono Catania, Siracusa, Agrigento e Ragusa. Fanno parte della lista di 29 comuni in tutta Italia che hanno registrato prima dell’emergenza sanitaria presenze turistiche di cittadini residenti in paesi esteri in numero almeno tre volte superiore a quello dei residenti negli stessi comuni, per i capoluogo di provincia, e in numero pari o superiore a quello dei residenti negli stessi comuni, per i capoluogo di città metropolitana”.
Il contributo a fondo perduto potrà essere richiesto fino al 14 gennaio 2021 e “spetterà solo se – spiega Sciarabba – l’impresa ha il domicilio fiscale o la sede operativa nel centro storico, oltre all’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2019. Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1°luglio 2019, invece, il contributo spetterà a prescindere”.
L’ammontare del contributo sarà determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2019.
“Si calcolerà nella misura del 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro – precisa Sciarabba – mentre sarà del 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono compresi tra 400mila e 1 milione di euro. Sarà del 5%, infine, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 1 milione di euro. Verrà garantito comunque un contributo minimo per un importo non inferiore a mille euro per le persone fisiche e duemila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. In ogni caso – conclude Sciarabba – l’ammontare del contributo non potrà essere superiore a 150.000 euro”.
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