ROMA (ITALPRESS) – Il Misery Index Confcommercio di marzo si e’ attestato su un valore stimato di 20,5 in aumento di 3,2 punti rispetto a febbraio, quando il dato e’ stato rivisto al ribasso in seguito alla correzione effettuata dall’Istat sul numero di disoccupati. Il deciso rialzo dell’indicatore e’ derivato esclusivamente dal peggioramento del mercato del lavoro. Nella costruzione dell’indicatore di questo mese sono state necessarie alcune imputazioni per limitare la sottostima della disoccupazione. In particolare, il deciso calo dei disoccupati registrato nel mese (-267 mila unita’) e il contemporaneo aumento degli inattivi (+301 mila) ampliano l’area degli scoraggiati.
A marzo il tasso di disoccupazione ufficiale si e’ attestato all’8,4% in diminuzione di nove decimi di punto rispetto a febbraio e di 2 punti sull’anno. Gran parte della riduzione e’ da imputarsi alle difficolta’ di effettuare, in questo momento, una ricerca di lavoro, situazione che ha portato molti disoccupati nell’area dell’inattivita’ e piu’ precisamente tra gli scoraggiati.
Includendo una parte dei sottoccupati tra i disoccupati, fermo restando il complesso delle persone presenti sul mercato del lavoro, la situazione si conferma gia’ meno favorevole. Nello stesso mese i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono aumentati dello 0,6% su base annua, in rallentamento rispetto allo 0,8% di febbraio.
(ITALPRESS).
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