730, in questa sezione sconosciuta è nascosto il metodo legale per pagare le tasse al 60%: scommettiamo che non la guardi neanche ma sbagli di grosso
Il pagamento della tasse è sempre ‘tragico’, ma ecco come pagare di meno in modo legale.
Il 730 è il modello per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti e pensionati. Presenta diversi vantaggi. Principalmente, il contribuente non deve eseguire calcoli e ottiene il rimborso dell’imposta direttamente nella busta paga o nella rata di pensione, a partire dal mese di luglio (i pensionati, a partire dal mese di agosto o di settembre); se, invece, deve versare delle somme, queste vengono trattenute dalla retribuzione (a partire dal mese di luglio) o dalla pensione (a partire dal mese di agosto o settembre) direttamente nella busta paga.
L’Agenzia delle entrate mette a disposizione il 730 precompilato: per accedere è necessario utilizzare le credenziali SPID (Sistema pubblico dell’identità digitale), CIE (Carta di identità elettronica) o CNS (Carta nazionale dei servizi).
Da quest’anno, in aggiunta alla modalità di compilazione ordinaria, è presente una modalità semplificata e guidata: le informazioni a disposizione dell’Agenzia delle entrate sono proposte con un linguaggio semplificato al contribuente, che può confermarle o modificarle attraverso un percorso guidato. I dati così confermati, modificati o integrati sono riportati in maniera automatica nei campi corrispondenti del modello 730.
Per utilizzare in compensazione il credito risultante dal 730, occorre compilare e presentare il modello di pagamento F24 esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Se l’importo del credito che si intende compensare supera i 5.000 euro, è necessario richiedere l’apposizione del visto di conformità; la compensazione può essere effettuata a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione.
Come pagare meno tasse?
Per beneficiare delle detrazioni e deduzioni, pagando così meno tasse, è necessario presentare tutta la documentazione che attesta le spese sostenute. In particolare, la documentazione da presentare riguarda le ricevute e le fatture dei pagamenti realizzati.
Affinché le spese vengano conteggiate correttamente nel 730, è fondamentale che tali spese vengano realizzate con un metodo di pagamento tracciabile. Sono ammessi, pertanto, i bonifici bancari e gli assegni bancari, ma non i pagamenti in contante.
Come modificare o integrale il modello
L’eventuale rimborso che spetta per le detrazioni fiscali viene accreditato direttamente nella busta paga o nell’assegno pensionistico. Per i lavoratori, l’accredito avviene a partire da luglio (per chi presenta il 730 entro il 31 maggio) e da agosto/settembre per i pensionati. Molte delle spese sostenute saranno già incluse nel modello 730 precompilato. Tuttavia, se alcune spese non sono state inserite oppure bisogna correggerle, è possibile farlo.
Per modificare o integrare il modello 730 è possibile accedere al modello online dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, l’ente offre un servizio di compilazione assistita del Quadro E per modificare le voci già precompilate.