50 anni dal sisma del Belìce. Come il rinnovarsi di un incubo la terra è tornata a tremare nel Belìce nel cinquantesimo anniversario del devastante terremoto del 14-15 gennaio 1968, proprio nel giorno delle celebrazioni.
Due lievi scosse sono state avvertite questa notte a Gibellina, uno dei paesi distrutti mezzo secolo fa. La prima di magnitudo 1,4 all’1:49 e la replica alle 4:47 di magnitudo 1,8. Le due scosse, a una profondità di 11 chilometri, sono state registrate dagli apparati strumentali dell’Ingv, l’istituto nazionale di geologia e vulcanologia.
Vittorio Sgarbi si è recato oggi nel centro storico della vecchia Poggioreale (Trapani) dichiarando che sarà sottoposto a vincolo conservativo e di tutela.
L’assessore lo ha anticipato stamane al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenuto a Partanna alle celebrazioni per l’anniversario del sisma del 1968.
Vittorio Sgarbi, assessore regionale dei beni culturali, ha disposto stamane di sottoporre a vincolo conservativo e di tutela il centro storico della vecchia Poggioreale, in provincia di Trapani, la «città fantasma» rimasta pressoché intatta dopo il terremoto nel Belìce del 1968.
Sgarbi, che stamattina ha partecipato a Partanna alle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario del terremoto nella Valle del Belìce, ha personalmente anticipato il provvedimento al Capo dello Stato poco prima del suo intervento innanzi alla platea delle autorità civili, militari e religiose.
«Poggioreale – spiega Sgarbi – è uno straordinario teatro di rovine sospeso tra dramma (il terremoto) e poesia (il fascino di una città sospesa nel tempo).
E’ una sorta di Pompei che porta i segni della distruzione, ma è anche un luogo della memoria che testimonia la vita, le architetture, i riti di una comunità a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, non a caso scelto come set cinematografico da numerosi registi. Il vincolo di tutela è un segnale forte nell’attesa che si possano definire specifici progetti di promozione in un percorso che comprende il grande “Cretto” di Alberto Burri».
E proprio stamane l’assessore, prima di recarsi a Partanna per la visita ufficiale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dai suoi collaboratori, ha effettuato un sopralluogo su quella che viene considerata una delle più grandi opere di “land art” al mondo: «C’è molto da fare, a cominciare dalla promozione del sito, da una straordinaria manutenzione delle strade di accesso oggi in condizioni davvero pietose, da un’adeguata segnaletica per chi giunge dall’autostrada e dai servizi da garantire ai turisti. Oggi il visitatore che arriva al Cretto non trova nemmeno un cartello che descriva la genesi dell’opera. Siamo all’anno zero. Sarà una priorità del mio assessorato».
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