Nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022, la Guardia di finanza ha eseguito oltre 1 milione di interventi ispettivi e circa 74 mila indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica, svolte in collaborazione con l’Agenzia delle entrate, hanno permesso di accertare frodi per oltre 5,6 miliardi di euro. L’ammontare dei crediti inesistenti sequestrati è di 2,5 miliardi.
Sono stati individuati 5.762 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico), e 26.537 lavoratori in “nero” o irregolari.
Scoperti, inoltre, 1.615 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine.
I soggetti denunciati per reati tributari sono 19.328, di cui 508 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di 2,2 miliardi.
I 2.600 interventi in materia di accise e a tutela del mercato dei carburanti hanno permesso di sequestrare oltre 3.630 tonnellate di prodotti energetici e di accertare 334 mila tonnellate consumate in frode.
Quasi 70 mila sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza.
Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato al sequestro di 649 tonnellate di tabacchi lavorati esteri e alla denuncia di 1.165 soggetti, di cui 155 tratti in arresto.
I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di scoprire 388 agenzie clandestine e di verbalizzare 4.157 soggetti, di cui 633 denunciati all’Autorità giudiziaria.
L’impegno a tutela della corretta destinazione delle misure introdotte dalla legislazione emergenziale non ha riguardato solo i bonus fiscali ma anche i contributi a fondo perduto e i finanziamenti bancari assistiti da garanzia, oggetto di oltre 12.700 controlli, che hanno portato alla denuncia di più di 2.400 persone per l’indebita richiesta o percezione di oltre 290 milioni di euro.
Complessivamente, gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati oltre 69 mila, cui si aggiungono quasi 15 mila indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea (EPPO): 45.700 soggetti sono stati denunciati e oltre 7.600 segnalati alla Corte dei conti per danni erariali pari a oltre 3,5 miliardi di euro, 549 milioni dei quali in danno alle risorse destinate al sistema sanitario.
Le frodi scoperte in materia di fondi strutturali e di spese dirette gestite dalla Commissione europea ammontano a oltre 129 milioni, mentre quelle relative alla spesa previdenziale e assistenziale sono pari a 365 milioni.
I controlli sul reddito di cittadinanza, svolti in collaborazione con l’INPS, hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Nel complesso, sono stati scoperti illeciti per 288 milioni – di cui 171 milioni indebitamente percepiti e 117 milioni fraudolentemente richiesti e non ancora riscossi – e sono state denunciate oltre 29.000 persone.
Un impegno importante è stato dedicato al controllo degli appalti, anche in ragione del ruolo che rivestiranno tali procedure nell’ambito del PNRR, in vista del quale la Guardia di finanza sta affinando strumenti di analisi e moduli operativi, in collaborazione con tutte le Amministrazioni responsabili della gestione e dell’attuazione dei progetti e degli investimenti.
Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state oltre 3.400, di cui 397 tratte in arresto.
Il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari, in quanto interessate da condotte penalmente rilevanti, è stato di oltre 1,4 miliardi, di cui quasi 360 milioni in materia di spesa sanitaria.
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 1.649 interventi, che hanno portato alla denuncia di 4.684 persone, di cui 606 tratte in arresto, e al sequestro di beni per un valore di oltre 1,4 miliardi.
A circa 33 milioni ammontano, invece, i sequestri per usura, reato per il quale sono stati tratti in arresto 83 soggetti.
Sono state analizzate circa 260 mila segnalazioni di operazioni sospette, di cui quasi 1.600 attinenti al finanziamento del terrorismo.
Ai confini terrestri e marittimi sono stati eseguiti oltre 22.800 controlli sulla circolazione della valuta, per movimentazioni transfrontaliere relative ad oltre 274 milioni di euro, accertando 8.697 violazioni e operando sequestri per più di 5,6 milioni di euro.
Ammontano a oltre 6,3 milioni i sequestri di valuta, titoli, certificati e valori bollati contraffatti eseguiti nei confronti di 209 soggetti, di cui 37 tratti in arresto.
In materia di reati fallimentari i beni sequestrati ammontano a oltre 429 milioni, su un totale di patrimoni distratti di oltre 3,4 miliardi.
In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 15.185 soggetti, con l’applicazione di provvedimenti di sequestro e confisca per 3,5 miliardi.
Inoltre, il sistematico ricorso anche alle alternative misure di prevenzione dell’amministrazione e del controllo giudiziario di aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata ha consentito di sottrarre all’influenza mafiosa beni per un valore di circa 200 milioni di euro.
Ulteriori 93 mila accertamenti sono stati svolti su richiesta dei Prefetti, la maggior parte dei quali in funzione del rilascio della documentazione antimafia.
Il contrasto al narcotraffico, anche via mare, ha portato all’arresto di 1.896 soggetti e al sequestro di quasi 97 tonnellate di sostanze stupefacenti e di 249 mezzi.
Sul versante della contraffazione sono stati eseguiti oltre 16.200 interventi e più di 2.880 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro circa 565 milioni di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri nonché ingenti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere. Denunciati 6.980 soggetti.
In particolare, sono stati sequestrati oltre 14,5 milioni di litri (essenzialmente vini e spumanti) e oltre 6.400 tonnellate di prodotti agroalimentari, oggetto di contraffazione e frode commerciale. Oltre 47 tonnellate e circa 10 milioni di litri di prodotti rimossi dal mercato recavano false attestazioni DOP e IGP, comparti in cui l’Italia detiene il primato di riconoscimenti a livello europeo.
L’attività del Corpo a tutela dei consumatori è stata orientata anche al contrasto dell’illecita commercializzazione dei dispositivi di prevenzione del contagio, con il sequestro di quasi 130 milioni di mascherine e dispositivi di protezione individuale e di circa 14 mila litri di igienizzanti (venduti come disinfettanti) e la denuncia di 338 soggetti per frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, contraffazione, ricettazione e truffa.
L’impegno contro la pirateria digitale e l’illecita diffusione di contenuti editoriali online ha portato all’oscuramento o al sequestro di oltre 1.360 siti internet, che commercializzavano merce contraffatta o diffondevano illegalmente contenuti tutelati.
Il Soccorso Alpino della Guardia di finanza ha eseguito 2.260 interventi che hanno permesso di portare in salvo 2.639 persone.
Nel periodo dell’emergenza sanitaria, unitamente alle altre Forze di Polizia, è stata assicurata l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo 750 mila controlli, all’esito dei quali 59.270 soggetti sono stati sanzionati e 726 denunciati.
In aggiunta, la Componente aerea del Corpo ha fornito supporto al Dipartimento della Protezione Civile eseguendo 2 missioni volo che hanno consentito il trasporto di circa 3 tonnellate di materiale sanitario, tra cui 424 mila mascherine chirurgiche, e di 51 unità di personale medico nelle aree maggiormente colpite dal contagio.
Prosegue la collaborazione con l’Agenzia europea Frontex ai fini della vigilanza dei confini esterni dell’Unione Europea. La Guardia di finanza sta coordinando, attraverso l’International Coordination Centre di Pratica di Mare, l’operazione “THEMIS 2022”, finalizzata al contrasto dell’immigrazione irregolare e dei crimini transfrontalieri via mare.
Nel canale di Sicilia prosegue l’azione contro il traffico di hashish, il contrabbando di sigarette e l’immigrazione irregolare in tutte le sue forme. Complessivamente, l’azione di contrasto dell’immigrazione irregolare via mare ha portato all’arresto di 171 scafisti e al sequestro di 714 mezzi.
Nell’Adriatico meridionale e nello Ionio settentrionale l’impegno operativo è volto, invece, alla individuazione delle imbarcazioni impiegate per il trasporto delle sostanze stupefacenti.
La Guardia di finanza impiega propri contingenti anche in Albania e Montenegro per supportare e assistere le autorità locali nel controllo dei confini marittimi.
A partire dal 23 febbraio scorso, in conseguenza della crisi russo-ucraina e della conseguente escalation militare, la Guardia di finanza, quale membro del Comitato di sicurezza finanziaria, ha avviato mirati accertamenti economico-patrimoniali sugli individui e sulle entità listate nei provvedimenti restrittivi emanati dall’Unione europea.
Le verifiche hanno riguardato oltre 1.100 soggetti che hanno contribuito a compromettere o minacciare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina.
Al 31 maggio, sono state eseguite misure di congelamento nei confronti di 14 soggetti, aventi ad oggetto fabbricati, autoveicoli, imbarcazioni, aeromobili, terreni e quote societarie per un valore complessivo di oltre 1,7 miliardi di euro.
La Guardia di finanza è parallelamente impegnata anche nel soccorso e nell’assistenza alla popolazione civile ucraina, in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile.
Dall’inizio del conflitto sono stati eseguiti 15 voli a favore di 144 pazienti (di cui 102 pediatrici) e 183 accompagnatori. Durante i voli, i pazienti sono stati assistiti da un’equipe medica di ARES 118 Lazio, integrata, all’occorrenza, da medici dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”.
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