Dai sindacati grido d’allarme per il futuro dei lavoratori del servizio di 118. E’ necessaria secondo i vertici della Fp Cgil e una sostituzione dei dirigenti della Seus e dell’assessorato regionale alla Sanità. “Per rendere realmente funzionante e a misura dei bisogni, il servizio – scrivono il segretario generale Michele Palazzotto e Caterina Tusa della segreteria regionale – è necessaria e indifferibile la nomina di nuovi dirigenti scelti con criteri trasparenti e sulla base del merito e della competenza”.
Il rischio, secondo Fp Cgil è invece che si scarichi tutto sui lavoratori. Il sindacato teme per i lavoratori una riduzione dell’orario di lavoro, ciò sembra una vera beffa per i lavoratori. Per ciò viene sollecitato al più presto un incontro con l’assessore per nuovi chiarimenti su quanto sta accadendo. Per Michele Palazzotto e Caterina Tusa:”L’avvio di una nuova fase non è più rinviabile. La soluzione, per la delicatezza del servizio 118, non può tradursi semplicisticamente nel taglio dell’orario di lavoro. Infatti, allo stato attuale, dopo l’avvio delle cosiddette attività secondarie con la ricollocazione di oltre 500 unità lavorative, che hanno ricondotto a condizioni di legalità la gestione di alcuni servizi, quali i trasporti intraospedalieri e di emodializzati, si riproporrebbe la vecchia situazione esistente presso la ex SISE: lavoro settimanale ridotto e la necessità di svolgere lavoro supplementare per garantire il servizio di pronto soccorso. Piuttosto che fare passi in avanti si arretra verso il baratro”.
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