Movida catanese più sicura,fiduciosi gli esercenti

Catania – A quasi un mese dall’insediamento del sindaco Enzo Bianco, in Piazza Vincenzo Bellini, cuore pulsante della movida catanese, pare già respirarsi una nuova aria.

Dopo i recenti episodi, che hanno ancora una volta sporcato di delinquenza le serate del centro storico, il Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica ha previsto il presidio notturno del camper delle Forze dell’Ordine, proprio sulla piazza. Questa presenza ha già fatto tirare qualche sospiro di sollievo ai gestori tanto quanto ai frequentatori della zona: è evidente che certe dinamiche stanno cambiando.

«Sapere che si è arrivati ad avere vicino persone in possesso di armi, di coltelli, e pronte a tutto, non è certo un pensiero rassicurante. Si è toccato il fondo negli ultimi tempi, e certi racconti hanno spaventato un po’ tutti. Ma sembra che le cose stiano cambiando, la presenza dei poliziotti scoraggia certi episodi, e ci sentiamo già un po’ più tranquilli» -così commentava qualche cliente negli ultimi giorni.

 

Molto critica la posizione di alcuni esercenti, che espongono un’opinione ben precisa riguardo alla radice del problema: «Grazie a licenze concesse con troppa facilità, a diventare gestori sono state persone che hanno abbassato terribilmente i prezzi nei locali, senza rendersi conto che noi vendiamo alcool. Ciò ha avvicinato un determinato tipo di clientela, spesso allontanando la gente per bene». Tutti concordi sul fatto che l’azione della vecchia amministrazione sia stata un po’ troppo “leggera” riguardo a queste tematiche «pensando più a bersagliare i locali che a tutelare residenti, attività commerciali e clienti». C’è chi poi, da gestore, esprime qualche dubbio nel far comparire il proprio nome in un’intervista, motivando così: «Sono stato testimone di uno scippo, sono intervenuto in prima persona e ho chiamato la polizia. Il colpevole, colto in flagrante, urlava che tanto non aveva niente da perdere, e che sapeva benissimo che il giorno dopo sarebbe stato nuovamente libero. Effettivamente, è ciò che è accaduto per altri come lui. Questo è un dato inquietante per chi, come me, deve in qualche modo avere la possibilità di gestire serenamente la propria attività, e di tutelarla».

 

Insomma, cauti entusiasmi da parte di tutti, ma fiducia condivisa per la nuova amministrazione. Il cavallo si vede a lunga corsa.