Sit in di protesta degli operatori dell’Istituto per ciechi Ignazio Florio e Francesca e Anna Salomone questa mattina davanti alla presidenza della Regione in piazza Indipendenza a Palermo. La struttura ospita in media 75 ragazzi non vedenti e rischia di chiudere i battenti a settembre. Nel 2013 l’istituto ha ricevuto dalla Regione 990 mila euro. Ma questa somma non basta a coprire le spese che l’ente deve affrontare per il trasporto, la mensa, gli stipendi dei dipendenti e le attività di formazione e socializzazione dei ragazzi. Il paradosso sarebbe enorme, perché la struttura di via D’Angiò è stato completamente ristrutturata con 4 milioni di euro forniti dalla Regione Sicilia, ma senza altri 900 mila euro l’istituto potrebbe chiudere i battenti.
“Non ci sono sprechi nella nostra struttura, i dirigenti non ricevono stipendio e si pagano le loro spese per il trasporto – spiega la dirigente dell’istituto Carmela Patti – Rischiamo di non poter più ospitare i ragazzi ciechi senza famiglia, né svolgere alcuna attività didattica. E’, inoltre, a rischio anche il futuro della nuovo centro per pluriminorati che dovrebbe essere consegnato a giorni. In questa struttura potremmo ospitare ragazzi con più handicap che da sempre sono costretti a viaggiare e stare lontani dalle loro famiglie, qui potrebbero trovare sostegno medico e riabilitativo”. In questa struttura di Fondo Raffo si possono ospitare 36 ragazzi e altri 50 in day hospital”.
E’ previsto per domani un incontro alle ore 10 a palazzo d’Orleans per i fondi dell’istituto di via d’Angiò. Mentre l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, giorno 10 luglio cercherà di discutere su come poter aprire il centro polifunzionale di fondo Raffo.
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