Rifiuti: flop a Palermo per la differenziata. Esposto a Corte Conti del M5S

Un esposto alla Corte dei Conti è stato presentato da attivisti e deputati palermitani del Movimento 5 Stelle ”per il mega flop nel capoluogo isolano della raccolta differenziata, nettamente al di sotto dei livelli minimi stabiliti per legge”.

Nota del Movimento
”Secondo dati Istat, infatti a Palermo la differenziata si sarebbe attestata in un range che oscilla dal 6,2 per cento del 2003 al 10,2 per cento del 2012, valori nettamente distanti dagli obiettivi stabiliti dalla normativa vigente in materia di riciclo dei rifiuti solidi urbani.
La raccolta fissata per legge (articolo 24 del decreto n. 22/1997, legge n. 296 del 21 dicembre 2006 e art. 205, comma 1, del D.Lgs. n. 152/2006) prevedeva infatti per ogni ambito territoriale ottimale percentuali che partivano dal 35 per cento per gli anni dal 2003 al 2006, fino al 65 per cento del 2012”.

Il parere di Claudia Mannino componente della commissione Ambiente della Camera dei deputati
” Questo clamoroso flop ha comportato a carico del Comune il pagamento di oneri aggiuntivi per il conferimento in discarica del materiale che avrebbe dovuto essere destinato proficuamente alla raccolta differenziata ed ha, pertanto, arrecato ad i cittadini di Palermo un danno patrimoniale conseguente che si estrinseca essenzialmente in una maggiorazione della tassa sui rifiuti”.
I maggiori costi a carico del Comune sono stati sostenuti a titolo di ”tariffa smaltimento rifiuti” (cosiddetta ecotassa), di addizionale del 20 per cento al tributo speciale prevista e della sovrattassa dovuta per il mancato raggiungimento degli obiettivi di riciclo. ”

Il danno erariale – continua Claudia Mannino – inoltre, è attribuibile finanche al danno ambientale dovuto al versamento presso la discarica di Bellolampo dei rifiuti eccedenti, cosa che ha comportato il deterioramento delle risorse naturali causato dall’immissione di maggiori quantità di sostanze e microorganismi nel terreno e di gas nocivi nella zona circostante alla discarica”.

Pronunciamento della magistratura contabile
A dare forza all’azione di attivisti e deputati del Movimento c’è un pronunciamento della magistratura contabile. La corte dei Conti ligure il 27 maggio del 2013 (sentenza n .83) ha condannato per danno erariale i sindaci del Comune di Recco e gli assessori all’Ambiente pro-tempere proprio l’aggravio di costi dovuti allo smaltimento in discarica.