0-0 a Carpi: salvezza raggiunta, è tempo di bilanci
Un pareggio doveva essere e un pareggio è stato: a Carpi agli uomini di Marcolin serviva un punto per chiudere definitivamente un campionato, pieno di delusioni e di sofferenze e, complici, il clima da fine torneo, le tante assenze in casa dei neopromossi e la loro mancanza di motivazioni è finita 0-0.
Poco importa se, alla luce degli altri risultati di giornata, il Catania si sarebbe salvato ugualmente anche perdendo, i rosso azzurri avranno almeno la piccola soddisfazione di poter dire che la salvezza è venuta senza aiuti esterni.
La permanenza in serie B non era un traguardo affatto scontato: se non ci fosse stato quel filotto di cinque vittorie consecutive a portare la squadra fuori dai bassifondi, nel migliore dei casi ci sarebbe stato uno spareggio salvezza dalle implicazioni psicologiche drammatiche, per un gruppo partito con l’idea di spaccare il mondo e far valere una presunta superiorità tecnica.
L’impatto con la B è stato, invece, traumatico, e più passava il tempo, più si sgretolavano le certezze e più la strada diventava in salita. Il bilancio di Marcolin è in chiaroscuro: a un certo punto è riuscito a dare la spinta decisiva, ma non ha mai conferito alla squadra la continuità necessaria per fare emergere i valori tecnici. Probabilmente merita un’altra chance, magari con la possibilità di costruire un gruppo più omogeneo e adatto alla serie cadetta.
La stagione più contrastata degli ultimi anni va in archivio: adesso è ora di riflettere sul futuro per evitare di commettere gli stessi errori. Tornare in serie A è un’impresa, la concorrenza è agguerrita e Carpi e Frosinone hanno dimostrato che anche senza blasone si possono raggiungere traguardi insperati.