Weekend al cinema: “Wolfman” e “Il figlio più piccolo”

wolfman.jpg Tempo di lupi, e non solo per il clima rigido. Un affollato weekend in cui si affrontano un cucciolo trovatello, un affarista disonesto, un furfante in abito talare uscito dal carcere…

wolfman.jpg Tempo di lupi, e non solo per il clima rigido. Un affollato weekend in cui si affrontano un cucciolo trovatello, un affarista disonesto, un furfante in abito talare uscito dal carcere, un altro ex-galeotto con nuove prospettive, un nipote costretto a sposarsi, due coniugi obbligati a stare insieme e il più classico dei licantropi.

Iniziamo appunto dall’ottocentesco Wolfman di Joe Johnston, che ha il muso peloso di Benicio Del Toro, circondato da Anthony Hopkins, Emily Blunt, Hugo Weaving e Geraldine Chaplin. Il ritorno di Talbot nella sua cittadina d’origine coincide con il terrore della gente per le cruente azioni di un misterioso mostro.

Di base, si presenta più innocuo il lupacchiotto rinvenuto ferito dalla premurosa Ryann (Ariel Gade) ne Il richiamo della foresta (in 3D). Dirige Richard Gabai ispirandosi a London. Si raccontano gli ostacoli che la ragazzina incontra nel curare l’animale. Con Christopher Lloyd, Timothy Bottoms, Wes Studi.

La bocca del lupo di Pietro Marcello inscena invece la difficile reintegrazione di un uomo che ha passato buona parte della sua vita in prigione; l’aspetta una donna conosciuta dietro le sbarre. Vincitore dell’ultimo festival di Torino, vi recitano Vincenzo Motta e Mary Monaco.

E dalla gattabuia proviene pure l’incallito personaggio principale (Jean-Marie Bigard) del programmaticamente divertente Il missionario (regia di Roger Delattre), scambiato per un sostituto parroco dalla comunità in cui l’ha inviato il fratello sacerdote (David Strajmayster).

È uno squalo il Christian De Sica semi-drammatico (voluto dal regista Pupi Avati) de Il figlio più piccolo, imprenditore senza scrupoli che, su consiglio del commercialista (Luca Zingaretti), intesta le aziende indebitate all’ingenuo rampollo (Nicola Nocella), abbandonato da bambino con la consorte (Laura Morante).

Matrimonio fallimentare pure per Sarah Jessica Parker e Hugh Grant (che rincontra dietro la macchina da presa il “suo” Marc Lawrence) in Che fine hanno fatto i Morgan?, commedia su una coppia quasi divisa che, testimone di un omicidio, deve convivere sotto protezione, accolta da Mary Steenburgen e Sam Elliott.

Per finire, è datato 2007 Promettilo! di Emir Kusturica, nel quale Tsane (Uros Milovanovic) va in città per onorare tre promesse fatte al nonno moribondo: vendere la mucca, comprare un’icona e trovare moglie. L’ultima parte si rivela ovviamente la più complicata.

a cura di Massimo Arciresi

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