Tekra, annullato licenziamento di un ex dipendente Amiu disabile

Il giudice del lavoro, del Tribunale di Ragusa, ha accolto il ricorso, presentato contro l’illegittimo licenziamento di un dipendente ex Amiu da parte della Tekra, perché non idoneo alle mansioni di operatore ecologico, a causa di disabilità e per questo precedentemente assegnato al ruolo di custode.

Licenziati per il loro stato di salute

L’ex dipendente, difeso dall’avvocato Seminara, è solo uno dei dipendenti ex Amiu che sono stati licenziati per via del loro stato di salute e/o di invalidità, e che hanno impugnato il licenziamento a mezzo dei sindacati e anche attraverso altri studi legali.

Il primo verdetto del giudice del Lavoro di Ragusa appare importante perché fissa alcuni utili principi:

1) l’applicabilità del rito Fornero al caso de quo;

2) che la disabilità fisica, nota alle parti, non può comportare il licenziamento

3) che l’attività di custode e l’inidoneità alle mansioni di operatore ecologico, se nota alla ditta subentrante, non può giustificare il licenziamento.

Disposto l’immediato reintegro del dipendente

Applicando tali principi, l’ordinanza ha disposto l’immediata reintegrazione del dipendente nel posto di lavoro e il risarcimento dei danni nella misura delle mensilità, pari ai mesi di licenziamento e, comunque, nella misura massima di 12 mensilità.

Resta controverso se tale provvedimento possa essere imposto anche alla ulteriore ditta subentrante, in considerazione del carattere imperativo del Ccnl, che prevede che la ditta subentrante debba assumere tutti i dipendenti della ditta uscente e che tale diritto non può risultare compromesso dalla negligenza della stessa ditta che ha operato il licenziamento illegittimo.

La questione, che sarà oggetto di specifica impugnazione, è stata esclusa dal giudice sulla base di alcune considerazioni legate alla mancata trasmissione dei nominativi dei licenziati, da parte della ditta uscente a quella subentrante e all’accordo sindacale sottoscritto tra le parti.