Startup: Creatività e problem solving nel “Teatro d’Impresa”

CATANIA – La creatività è uno di quei temi di cui il management si occupa poco, salvo poi affrontarlo in discussioni quotidiane con lo spirito di una libera conversazione salottiera in cui dibattere dei pro e dei contro di idee, soluzioni e prodotti che potrebbero financo cambiare il mondo.

C’è però una dimensione di “Corporate Creativity” poco indagata negli studi che, sul piano della pratica aziendale, ha un effetto dirompente sui comportamenti delle persone quando si tratta di trovare nuove vie per tirare fuori dalle sacche della crisi le imprese, per rilanciare le più promettenti sulla strada dell’internazionalizzazione e dell’innovazione, per aiutare quelle nascenti (le start up) a rafforzarsi e a crescere. Creatività, insomma, a tutti i livelli organizzativi, dall’individuo (il livello micro) ai gruppi (il livello meso), all’intera impresa (il livello macro) per fare in modo che invenzioni, innovazioni e cambiamento possano diffondersi più rapidamente e vincere le resistenze dell’inerzia e dell’immobilismo anche nelle aziende.

Di questi e altri temi connessi alla cultura del cambiamento organizzativo nelle imprese ha parlato ieri sera, al Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania, il prof. Rosario Faraci, Guest Speaker dell’evento “Creatività e  Problem Solving. Punti di vista” che ha tenuto a battesimo la startup Connessi in Presa Diretta, lo spin off dell’Ateneo catanese promosso dalla professoressa Giorgia D’Allura e dal regista teatrale Antonio Caruso, che dopo aver vinto l’ultima edizione di Start Cup Catania, hanno partecipato con successo anche alla finale del Premio Nazionale per l’Innovazione.

Per stimolare situazioni e soluzioni creative il Teatro d’impresa, l’originalissimo format di coaching per le aziende elaborato proprio da Giorgia D’Allura e da Antonio Caruso, è una valida soluzione per tirare fuori il lato migliore delle persone, aiutarle ad abitare le emozioni, farle crescere sul versante della capacità di comprendere dove nascono i conflitti e come possono essere risolti. Ieri pomeriggio ai presenti (un centinaio in tutto fra imprenditori, professionisti e manager) è stata data l’occasione per comprendere dal vivo come funzionano le sessioni del Teatro d’Impresa attraverso una sessione di teatralizzazione di vita aziendale nel conflitto gestionale tra padre e figli, in cui il professore Faraci, il commercialista Aurelio Alizzio e gli imprenditori Alessandro Drago e Massimiliano Romano, opportunamente guidati dal regista Caruso e dalla professoressa D’Allura, hanno improvvisato in diretta una “situation” di forte divergenza inter-generazionale su modalità contrapposte di governo di un’azienda a conduzione familiare, fino a trovare da soli il modo in cui venir fuori dal conflitto e trovare una soluzione al problema.  L’evento di iera sera è stata la prima tappa di un ciclo di incontri di presentazione di Connessi in Presa Diretta. I prossimi si terranno a Caltagirone (il 24 febbraio) e a  Enna (il 3 marzo).

 

Foto di Salvatore Nasello