Palermo si svuota: l’anno scorso 5 mila gli emigrati

Palermitani in fuga dalla città. La popolazione residente a Palermo al 31 dicembre del 2016 è risultata pari a 669.329 abitanti, secondo la rilevazione diffusa dal Comune. Rispetto al 2015 si è registrata una diminuzione di 5.106 unità (-0,8%), determinata da un saldo naturale negativo per 666 unità e da un saldo migratorio e per altri motivi negativo per 4.440 unità.

Rispetto al 15° Censimento generale della popolazione del 9 ottobre 2011, quando sono stati censiti 657.561 abitanti, la popolazione al 31 dicembre 2016 è più alta di 11.768 unità, pari all’1,8%. Detto incremento è però interamente attribuibile alla revisione post-censuaria dell’anagrafe, che ha determinato nel 2013 un saldo positivo di 25.066 unità e nel 2014 un saldo positivo di 2.434 unità

I residenti di sesso maschile sono 319.710, in diminuzione di 2.476 unità rispetto al 2015, mentre i residenti di sesso femminile sono 349.619, in diminuzione di 2.630 unità rispetto al 2015. I residenti maschi costituiscono il 47,8% del totale, contro il 52,2% di sesso femminile. Scomponendo la variazione registrata dalla popolazione residente nelle singole componenti, si evidenzia un saldo naturale (nati – morti) e un saldo migratorio e per altri motivi (iscritti – cancellati) entrambi negativi. Più in particolare, il saldo naturale, per la quinta volta consecutiva negativo1, è risultato pari a -666 unità (lo scorso anno era pari a -358 unità), mentre il saldo migratorio e per altri motivi è risultato pari a -4.440 unità (lo scorso anno era pari a -3.699 unità).

Con riferimento al movimento naturale della popolazione, nel corso del 2016 si sono registrati 5.725 nati, in diminuzione del 7,9% rispetto ai nati del 2015. Il numero dei nati nel 2016 è sceso per la prima volta sotto quota 6 mila ed è ai minimi degli ultimi 50 anni2. I nati di sesso maschile sono stati 2.899, in diminuzione dell’8,7% rispetto al 2015, mentre quelli di sesso femminile 2.826, in diminuzione del 7%.
Il numero dei decessi nel 2016 è stato pari a 6.391 unità, in diminuzione del 2,7% rispetto ai morti del 2015. I morti di sesso maschile sono stati 2.969, in diminuzione del 4,3% rispetto al 2015, mentre quelli di sesso femminile 3.422, in diminuzione dell’1,3% rispetto al 2015.

In termini di composizione percentuale, l’87,1% degli immigrati proviene da altri comuni del territorio nazionale, mentre il 12,9% dall’estero. Rispetto al 2015 è aumentata la quota di immigrati da altri comuni italiani, mentre è diminuita la quota di immigrati dall’estero: le due percentuali erano rispettivamente 83% e 17%. Gli immigrati di sesso maschile sono stati 4.706, in diminuzione dello 0,6% rispetto al 2015, mentre quelli di sesso femminile 4.636, in diminuzione dello 0,6% rispetto al 2015.
Sul fronte delle cancellazioni, si sono registrati 13.456 emigrati, in aumento del 5,7% rispetto al 2015. Più in particolare, gli emigrati verso altri comuni italiani sono aumentati dello 0,8%, attestandosi a 10.506 unità. Gli emigrati verso l’estero, che già negli anni più recenti avevano fatto registrare sensibili incrementi sia in valore assoluto che in termini percentuali, rispetto al 2015 sono ulteriormente cresciuti, passando da 2.306 a 2.950 (+27,9%).

In termini di composizione percentuale, il 78,1% degli emigrati si è diretto verso altri comuni del territorio nazionale, mentre il 21,9% si è diretto verso l’estero. Nel 2015 la percentuale di emigrati verso l’estero era pari al 18,1%. Gli emigrati di sesso maschile sono stati 6.924, in aumento del 5,8% rispetto al 2015, mentre quelli di sesso femminile 6.532, in aumento del 5,6% rispetto al 2015. Il saldo negativo di 4.114 unità fra immigrati ed emigrati registrato nel 2016 è determinato da una differenza negativa con i comuni del territorio nazionale di 2.369 unità, e da una differenza negativa con l’estero di 1.745 unità.