PALERMO – Cambiano continuamente gli allenatori ma la diagnosi è una sola: l’elettroencefalogramma del Palermo è piatto. D’accordo, non era certo la trasferta dell’Olimpico contro la Roma la partita più adatta per fare risultati, ma la cosa preoccupante è che questa squadra non mostra segnali di vita. Personalità zero, nessuna idea in campo, di grinta neanche a parlarne. La Roma passeggia e vince 5-0 come se fosse una partita di allenamento contro gli allievi giallorossi.
Giuseppe Iachini, tornato sulla panchina rosanero dopo le continue rivoluzioni del patron Maurizio Zamparini, ripropone il suo antico 3-5-2: in porta la scelta cade su Alastra che aveva già sostituito capitan Sorrentino domenica scorsa dopo l’infortunio e si era fatto apprezzare con alcune belle parate; Struna, Gonzalez e Andelkovic sono i tre uomini della difesa (infortunato Goldaniga che ha appena perso il padre), a centrocampo Hiljemark, Brugman, preferito a Maresca e Jajalo; sugli esterni Morganella destra e il giovane Pezzella a sinistra al posto dell’infortunato Lazaar; in avanti Vazquez al fianco di Gilardino.
L’allontanamento di Francesco Totti dal ritiro di Trigoria ad opera del tecnico Luciano Spalletti dopo le dichiarazioni al veleno del capitano ha caratterizzato le ultime ore in casa Roma. Il tecnico si affida al 4-3-2-1 con Szczesny in porta; Maicon, Manolas, Rudiger e Digne in difesa;  Florenzi, Keita e Nainggolan in mezzo al campo, quindi  Salah e Pjanic a supporto di Dzeko, attaccante di riferimento. Poche emozioni, la Roma non sembra brillante, commette diversi errori, il Palermo mostra di prendere bene le misure. Al 28′ clamorosa occasione per la Roma: Maicon rasoterra serve Dzeko ad un metro dalla porta, l’attaccante
colpisce malissimo riuscendo a spedire fuori un tiro che era più difficile sbagliare che segnare. Al 32′ Roma in vantaggio: cross dalla destra di Pjanic, Struna salta a vuoto, stop di petto di Dzeko e sinistro che non dà scampo ad Alastra. Al 44′ Pjanic su punizione copisce il palo alla destra dell’estremo difensore rosanero. Nessun cambio ad inizio ripresa. Al 7′ la Roma raddoppia: angolo di Florenzi, Keita controlla in mezzo all’area e di punta infila Alastra.
Al 15′ Pjanic serve Dzeko che di prima vede e serve l’inserimento di Salah, l’egiziano a tu per tu con Alastra lo fredda. Il Palermo è solo una comparsa è la Roma fa il poker al 17′: Nainggolan che va via in velocità serve Salah, l’egiziano sbaglia il controllo ma recupera palla e con il sinistro beffa ancora Alastra. Al 33′ ritornaa in campo  Kevin Strootman che non giocava in Serie A dal 25 gennaio 2015 e tra gli applausi dell’Olimpico prende il posto di Maicon. Al 44′ il quinto gol della Roma: Perotti serve dalla destra Dzeko che con uno stacco imperioso non lascia scampo al debuttante Alastra.
IACHINI: “Dobbiamo lavorare su tutti gli aspetti. Tutti questi cambiamenti non hanno fatto bene ma ho visto paradossalmente lavorare la squadra in maniera propositiva, poi c’e’ la partita e ogggi abbiamo commesso degi errori. Dobbiamo continuare a lavorare, confidando di crescere attraverso il lavoro. C’erano dei movimenti che fino a qualche tempo fa conoscevamo a memoria, c’e’ da riprendere questo lavoro”.
SPALLETTI. “Siamo partiti piano, sembravamo piatti con la testa, poi dopo l’errore di Dzeko eravamo affranti, per fortuna l’ha sbloccata lui. La squadra ha fatto vedere un buon spirito a livello di testa. La decisione su Totti? Ho avvertito la società, c’era dispiacere da parte di mia, ma i ruoli, le regole e il lavoro, sono segnali che dobbiamo dare alla squadra. Quando ieri ero convinto di farlo giocare, lui era nervoso e qualche cosa l’ha detta e a quel punto diventa difficile farlo giocare. A me dispiace, non voglio duelli con nessuno, io voglio solo che la Roma vinca”.