Ong-migranti, Pogliese (FI): “Da procura di Catania quadro preoccupante che conferma i nostri sospetti”

“Quanto da noi sostenuto da tempo, cioè che nelle rotte del Mediterraneo tra le coste dei paesi africani e la Sicilia è in corso un vero e proprio esodo di cui molti aspetti non risultano per nulla chiari, è confermato oggi dalle dichiarazioni del procuratore di Catania innanzi la Commissione Schengen.”.

Lo dichiara l’on. Salvo Pogliese, europarlamentare di FI-PPE e membro della commissione LIBE del Parlamento europeo.

“E’ necessario capire quale sia il ruolo delle Ong, o di alcune di queste, se davvero le imbarcazioni riconducibili alle Ong invece che recuperare i migranti per condurli nell’approdo sicuro più vicino, non seguano rotte ben definite che dalle aree prossime alle coste libiche conducano comunque verso i porti siciliani, facendosi beffa dei trattati internazionali e, in primo luogo, della Convenzione di Dublino, di cui da anni chiediamo la revisione complessiva. Fa bene la Procura di Catania – continua Pogliese – a interrogarsi su chi e come finanzi queste operazioni dai costi ingenti e che, in teoria, non dovrebbero avere alcun ritorno economico. Fa bene la Procura di Catania a sottolineare che l’immediato intervento delle Ong in prossimità delle coste africane, impedisca alle autorità italiane di individuare eventuali “facilitatori” che lucrano sulla pelle dei migranti. Infine, ma non per ultimo, si da’ atto che forse proprio per la sospetta solerzia di molti vettori, il numero degli immigrati nel nostro Paese si è ingigantito, ma non si è abbassato di contro il numero sempre più alto e tragico delle vittime in mare.”.