Irsap, Forzese (CS): “Illegittima nomina di Barbieri”

PALERMO – “Richiesta immediata di ritiro della delibera di giunta e, di conseguenza, della nomina del direttore generale dell’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive (Irsap), Roberto Barbieri, nominato dalla giunta di governo lo scorso 22 marzo”. Lo chiede in un’interrogazione urgente, il parlamentare all’Ars dei Centristi per la Sicilia, Marco Forzese. “Una nomina illegittima quella di Barbieri, che non è un dirigente interno all’istituto – e ciò in violazione della legge regionale n.8 del 2012, la quale stabilisce che il direttore generale dell’Irsap deve essere nominato tra i dirigenti dell’amministrazione regionale e tra quelli dei disciolti consorzi Asi: prioritariamente tra questi ultimi come prevede il comma 11 della stessa legge”.

Il parlamentare centrista, inoltre, evidenzia che, poiché all’Irsap vi sono 17 dirigenti in servizio effettivo ed uno in aspettativa – è deputato all’Assemblea regionale siciliana – e non vi sono state valutazioni negative di nessun dirigente dell’istituto, in quanto fino ad ora nessuno di loro è stato sottoposto a valutazione, non avendo mai avuti incarichi dirigenziali (la pianta organica è stata approvata soltanto a dicembre del 2016), non vi è nessuna norma che consenta di nominare un dirigente della Regione siciliana, fino a che anche un solo dirigente degli ex consorzi Asi risulterà in servizio all’Irsap”.

Secondo Forzese la nomina contro legge fatta dalla giunta Crocetta incide maggiormente anche sul bilancio dell’Irsap: “Una cosa è conferire un incarico dirigenziale a un dipendente, cui bisogna corrispondere soltanto l’indennità di posizione e quella di risultato – osserva – e ben altra cosa è conferire un incarico ad un soggetto esterno, al quale andrebbe corrisposto anche lo stipendio tabellare e la retribuzione individuale di anzianità”. Infine, la scelta della giunta “può arrecare danno all’istituto stesso, in questa delicata fase di avvio, poiché i dirigenti interni dell’istituto, vedendo lesi i propri diritti, potrebbero rivolgersi agli organi giurisdizionali competenti”, conclude il parlamentare regionale.