In 30 mila al Babera festeggiano il Palermo in serie A

PALERMO – Il Palermo viene fermato sull’1-1 dal Lanciano, ma è finalmente festa al “Barbera” con stadio pieno, cori, bandiere e grande entusiasmo per la promozione in serie A già raggiunta sabato scorso in occasione della trasferta a Novara. A Barreto risponde Falcinelli, ma il Palermo non si è fermato e ha provato a vincere anche questa partita nonostante l’atmosfera di festa e un avversario più che motivato.
Niente turn-over per Iachini che per onorare al meglio l’impegno schiera i titolari; in difesa torna Munoz; a centrocampo sempre assente Maresca; in avanti Vazquez agisce da trequartista dietro le due punte Dybala-Hernandez.
Palermo in avanti fin dalle prime battute. Al 5′ la prima occasione con cross di Dybala e colpo di testa di Hernandez di poco alto. Poco dopo ottimo schema su punizione: Barreto allarga per Pisano, cross dalla destra e colpo di testa di Hernandez, il portiere Sepe salva sulla linea. Il Palermo continua a fare la partita e al Lanciano non resta che chiudersi nella propria meta’ campo. Al 32′ giocata spettacolare tra Hernandez e Vazquez che pero non riescono a concludere a rete. Al 35′ doppia occasione per Hernandez con Sepe che gli respinge il primo tiro ravvicinato e poi si salva in angolo sul secondo. Al 36′ altra occasione per i rosanero con cross di Pisano, ennesimo colpo di testa di Hernandez e nuovo salvataggio del portiere in angolo. Al 41′ Palermo in vantaggio: giocata di Dybala che dal limite con un tocco morbido serve Hernandez, assist di testa per Barreto che infila Sepe con un forte sinistro. I tifosi tutti in piedi festeggiano sventolando bandiere, sciarpe e accendendo i “vietati” fumogeni rosa che colorano il cielo del Barbera.
Al 45′ l’unica occasione per il Lanciano con Casarini lanciato a rete verso la porta di Sorrentino, bravissimo l’estremo difensore rosanero a far suo il pallone. Il primo tempo finisce qui con grande tifo sugli spalti e i classici sfottò riservati ai cugini catanesi che lo scorso anno fecero il “funerale” al Palermo in occasione della retrocessione dei rosanero. Alla fine del primo tempo siparietto di Salvo Ficarra che sceso in campo dichiara al microfono: “Adesso con la maglia numero 20 farò parte del Palermo e spero che Zamparini non mi venda”. Promette al pubblico di andare in onda a “Striscia” con la maglia rosanero. Poi viene chiamato in causa il secondo portiere Samir Ujkani per una sfida dal dischetto del rigore:
Il primo tiro dagli undici metri non centra lo specchio della porta e va sopra la traversa. Anche il secondo tentativo viene mancato dall’attore palermitano (palo), che ammette di non aver mai segnato al Barbera. Al terzo rigore, sotto la curva sud, la palla va “finalmente” in rete.
Inizia la ripresa e gli ospiti sfiorano il pari, ma è ancora un grande Sorrentino a salvare su Falcinelli. Al 3′ il pareggio del Lanciano con un colpo di testa di Falcinelli che si avventa sul pallone su cross dalla destra e sorprende tutti. A questo punto i giocatori del Lanciano vorrebbero fosse già finita, rallentano il gioco e perdono tempo finendo spesso a terra. Al 18′ Lafferty sostituisce Dybala. Al 22′ torna a farsi insidioso il Palermo con un colpo di testa di Hernandez che sorvola la traversa. Al 38′ Lafferty mantiene prepotentemente il pallone, tira di potenza dal limite, il portiere respinge, ma Hernandez non ne approfitta. La partita finisce qui, poi comincia la vera festa con i giocatori che rientrano in campo uno per uno, osannati dal proprio pubblico. Tra i pià accalamti capitan Barreto, Belotti, Lafferty, Troianiello e il tecnico Beppe Iachini, portato in trionfo dai propri giocatori e dai tifosi.