Il grillo parlante:”L’elogio della lentezza”

Perche’ e’ scomparso il piacere della lentezza? Dove sono quegli eroi sfaccendati delle canzoni popolari, quei vagabondi che vanno a zonzo da un mulino all’altro e dormono sotto le stelle?

de”Il grillo parlante”

Perché è scomparso il piacere della lentezza? Dove sono quegli eroi sfaccendati delle canzoni popolari, quei vagabondi che vanno a zonzo da un mulino all’altro e dormono sotto le stelle? Così scriveva diciassette anni fa Milan Kundera nel suo “l’elogio della lentezza”.

Vorrei molto sommessamente suggerire al nuovo presidente della regione, Rosario Crocetta, di riprendere questa buona lettura che sicuramente conosce. Nel nostro mondo, l’ozio è diventato inattività, che è tutt’altra cosa: chi è inattivo è frustrato, si annoia, è costantemente alla ricerca del movimento che gli manca.

Se il presidente Crocetta avesse prestato orecchio a questi preziosi suggerimenti, si sarebbe risparmiato e ci avrebbe risparmiato una serie di colpi ad effetto con relativi passi indietro. Nomina e ricambio dell’assessore all’economia, nomina, cambio e rinomina dell’assessore alla funzione pubblica, assessori in tournée, assessori in servizio svizzero, conflitti di interesse, taglio multimilionario degli stipendi dei dirigenti regionali poi ridottosi a poco più di 500 mila euro, precari nei musei, milioni a palate per i sindaci, 22 mila posti di lavoro nell’energia rinnovabili, etc.

Signor presidente della Regione, lei ha una straordinaria carica di vitalità e si porta dentro una sincera voglia di cambiamento e noi siciliani ne abbiamo tutti un gran bisogno, me se prestasse orecchio ai buoni suggerimenti di Kundera, potrebbe contare fino a dieci prima di comunicarci le sue decisioni.

Mi creda, i siciliani non si sarebbero risentiti se lei avesse impiegato qualche giorno in più a comporre la sua giunta; a patto che fosse quella definitiva. La velocità, ci ricorda Kundera, è la forma di estasi che la rivoluzione tecnologica ha regalato all’uomo.