Dicembre mese di tredicesime, finalmente una boccata d’aria.

Dunque, la signora prende 500 euro di pensione ed ha una casa di proprietà, comprata a sacrifici dopo un mutuo secolare, fortunatamente non deve pagare l’affitto. Per questo Natale abbiamo ben 1000 euro, mica poco.

La signora è contenta di avere qualcosa in più e “finalmente si mangia”, ma quando ritorna a casa guarda il suo incubo dalla fessura: la cassetta della posta. Ecco dove è finita la tredicesima, trasferita e ripartita ,ancor prima di prelevarla dal libretto postale, tra la TARES, le bollette di fine anno a conguaglio, l’assicurazione della piccola automobile, il canone Rai, la chiusura di bilancio delle spese condominiali. “E menomale che il bollo per l’auto è a Marzo”, pensa.

La signora è piuttosto contrariata, sale a casa e accende la TV, poggia sul tavolo i sacchi della spesa e fa spallucce quasi pentita di essersi permessa un panettone Motta.

Comincia il TG, solite notizie meteo che le ricordano quanto costa il riscaldamento, poi un’intervista alla Camusso che dice : “Sarebbe sensato reintrodurla”, riferendosi all’IMU sulla prima casa.

Non dice mai parolacce, ma questa volta la signora apre il suo panettone prima del tempo e lo mangia dalla poltrona sussurrando: “signora Camusso, fottiti”.