Diga Pietrarossa, Musumeci: “Grande incompiuta, governo intervenga”

CALTAGIRONE – “Il governo regionale intervenga per completare i lavori della diga Pietrarossa, nel territorio di Caltagirone”.

Lo dichiara il deputato dell’opposizione all’Ars Nello Musumeci, che ha presentato un’interrogazione parlamentale al presidente della Regione, all’assessore regionale delle Risorse Agricole e Alimentari e all’Assessore dei Beni culturali, nella quale ricorda, fra l’altro che i lavori per la costruzione della diga Pietrarossa sono iniziati nel lontano 1989 e che gli stessi, costati 145 miliardi delle vecchie lire, sono stati interrotti dal maggio 1993 al maggio 1997 per il ritrovamento, durante gli scavi, di un sito archeologico. La costruzione, poi, è ripresa per pochi mesi fino a quando, il 20 ottobre 1997, è stato emanato il decreto istitutivo di vincolo archeologico”.

“Da allora – sottolinea Musumeci – tutto si è fermato, nonostante i numerosi tentativi di sbloccare un’opera di vitale importanza per tutto il comparto agricolo del comprensorio. Nessuna iniziativa è stata presa dal Governo regionale, silenzio assoluto anche sugli atti ispettivi presentati, come per esempio l’interrogazione n. 2798, primo firmatario l’Onorevole Gino Ioppolo. Vent’anni di immobilismo hanno reso la diga Pietrarossa una delle più eclatanti incompiute della Sicilia, senza contare le ingenti somme fino ad oggi spese inutilmente”.

“Siccome il completamento della diga – si legge ancora nell’interrogazione – può avvenire esclusivamente se si trova il giusto compromesso tra le esigenze primarie dell’agricoltura e quello, anch’esso importante, della tutela archeologica, credo che la Regione debba finanziare il progetto per la ripresa dei lavori e, contemporaneamente, avviare uno studio per la protezione del pur modesto sito archeologico. Questo potrebbe avvenire, prevedendo eventuali interventi di fruizione museale anche di natura virtuale, come d’altronde già realizzato in casi simili in altre regioni d’Italia”.