Differenziamoci, quando l’innovazione incontra l’educazione ambientale

CATANIA – Si chiama “Differenziamoci” il progetto creato dall’Ufficio Speciale per la Raccolta Differenziata della Presidenza della Regione e discendente da un protocollo d’intesa siglato con L’Ufficio Scolastico Regionale, che verrà presentato questa mattina, a partire dalle ore 9:30, presso la sala conferenze della Presidenza della Regione in via Beato Bernardo, 5 Catania.

Per la prima volta in Sicilia è stato firmato così un protocollo operativo tra l’amministrazione regionale e l’amministrazione scolastica della Regione per l’attuazione di un piano di azione e di comunicazione organica volto alla diffusione nelle scuole della cultura della raccolta differenziata e dei temi dell’economia circolare.

“Differenziamoci, per imparare a differenziare divertendosi”  è un progetto innovativo di educazione ambientale in quanto annovera tra i suoi partner sia le organizzazioni di volontariato ambientaliste quali Legambiente, Rifuti Zero e Zero Waste Sicilia e sia i Consorzi Nazionali del Riciclo: COREPLA per la plastica;  COREVE per il vetro; COMIECO per la carta. Tali organizzazioni infatti svolgono un ruolo cardine nel settore del recupero e del riciclo dei rifiuti e grazie al loro contributo sarà possibile e più efficace spiegare agli alunni e alle famiglie siciliane che tutto ciò che viene consumato e scartato quotidianamente può essere facilmente riutilizzato e tornare ad avere un valore economico.

Ne parliamo con Elio D’Amico, presidente dell’associazione Rifiuti Zero Sicilia.

Presidente, che ruolo avrà la sua associazione all’interno del progetto “Differenziamoci”?

«Sono state scelte le associazioni più rappresentative del settore per instaurare un dialogo con i docenti in modo da fornire a studenti ed alunni una cultura ambientale adeguata per raggiungere obiettivi importanti . Rifiuti Zero Sicilia ha già molta esperienza in questo settore, in questo mese ha svolto diversi incontri con docenti e studenti nel comune di Santa Venerina, Mascalucia, San Giovanni la Punta ed Augusta. Ci viene chiesto quello che noi facciamo già da tempo. Il nostro ruolo è quello di dialogare e dare informazioni ambientali per il presente ed il futuro».

Per la prima annualità il progetto si concentrerà sopratutto nei comuni delle tre aree metropolitane di Palermo, Catania, Messina e di Siracusa, dove maggiormente si avverte l’emergenza della riduzione dei rifiuti. Quali azioni dovrebbero mettere subito in atto le amministrazioni comunali per cercare di far fronte a questa emergenza?

«Queste quattro città sono in netto ritardo per la raccolta di differenziata. Le percentuali sono basse e non confrontabili con alcuni comuni della provincia che arrivano già al 65 %, percentuale da raggiungere entro il 2020, e abbassano notevolmente la media della regione Sicilia che è fanalino di coda con un 12,50% riferito all’anno 2015 . Il passaggio dalla raccolta stradale alla raccolta con il porta a porta è la prima importante azione, tutte le altre azioni come la formazione dei cittadini,  i centri di raccolta, i centri di riuso, la tariffa puntuale ed i controlli sono azioni valide»

Il progetto coinvolgerà oltre 5000 alunni, 5000 famiglie e 500 docenti, centinaia di volontari e di cittadini e sarà coordinato dalla squadra congiunta di esperti in seno alla quale, per la prima volta in Sicilia, su input dell’Ufficio scolastico regionale, sarà istituita la figura dell’Ambasciatore Ambientale. Un docente che sarà il referente della cultura ambientale di ogni scuola. Questi, coadiuvati dal personale dell’Ufficio Speciale, delle associazioni ambientaliste e dei Consorzi del Riciclo, avranno il compito di informare e formare tutti i dirigenti scolastici, il corpo docente e amministrativo sulle emergenze ambientali siciliane.  In questo modo sarà avviato un ciclo di laboratori didattici per gli alunni delle scuole elementari, per l’anno scolastico 2016/17 e degli studenti delle scuole medie inferiori per l’anno scolastico 2017/18.

Al convegno parteciperanno Salvatore Cocina, dirigente dell’Ufficio Speciale per la Raccolta Differenziata e promotore del progetto, Sebastiana Fisicaro, dirigente Tecnico e Ispettrice del USR Sicilia, Vania Contrafatto, assessore regionale dell’Energia, Maurizio Pirillo, dirigente generale del Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, il sindaco di Catania Enzo Bianco ed Emilio Grasso, dirigente Ambito Territoriale di Catania.