Cocktail, barman del Cantavespri nella top ten italiana del buon bere

Due barman palermitani, Giuseppe Cirrito e Vincenzo Cappello, insieme con il locale dove lavorano, il Cantavespri Vini e Vinili, nel centro della movida di Palermo, sono stati selezionati dall’Absolut, leader internazionale della produzione di vodka, nella top ten italiana dei professionisti del buon bere.

Sono stati selezionati a Milano tra le dieci realtà del panorama italiano più innovative e attente alla qualità, tra gli unici ad essere selezionati per il Sud Italia. E adesso aspettano la finalissima in Svezia.

“Mister Smith” l’ultimo nato

L’ultima creazione di Cirrito e Cappello è il cocktail “Mister Smith”, appartenente alla categoria dei “sour” e rivisitazione del classico “Moscow Mule”.

“A partire dalla creazione di un estratto di cetriolo e zenzero trasformato poi in sciroppo – spiegano – si genera una miscela fortemente rinfrescante, fresca e dissetante. A guarnire il tutto uno steccone di bambù con pomodorino, acciuga e nespola”.

“Ogni stagione ha il suo drink – dice Giuseppe Cirrito, fondatore dell’associazione Noi amiamo il bon bere –  e chi assaggia per la prima volta un cocktail deve soddisfare sia il gusto che la vista e l’olfatto. L’occhio vuole la sua parte. La presentazione, sicuramente, è fondamentale e va unita alla semplicità che è una delle basi sulle quali ho poggiato la mia carriera”.

“Per inventare i migliori cocktail è fondamentale avere alle spalle una struttura come il Cantavespri – dice Vincenzo Cappello – che ti permetta di lavorare con creatività e innovazione mettendo a disposizione tutto il necessario per soddisfare i sensi dei clienti, non solo palermitani ma spesso stranieri”.

Silvestri: “Biglietto da visita per i turisti”

E riguardo gli stranieri, Giuseppe Silvestri, il titolare del Cantavespri, precisa: “Alla luce del grande afflusso di turisti presenti in Sicilia e a Palermo in particolare nell’ultimo periodo, il modello che vorremmo far passare è quello di attività notturna dove non vi sia nulla lasciato al caso, dove vi sia grande attenzione per la qualità e alto standard in tutti gli aspetti, dalla presentazione del locale, alla sua programmazione, alla sua offerta di prodotti. Un locale notturno a Palermo – conclude Silvestri – deve essere il completamento dell’offerta turistica della città non più come un’attività improvvisata, ma come biglietto da visita per il territorio”.