Catania, Palazzo Platamone: un’opera artistica per ricordare Mariella Lo Giudice

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Incontrare lo sguardo di Mariella Lo Giudice. E’ questo il significato dell’opera artistica di Francesco Giordano svelata a Palazzo Platamone in onore e in memoria dell’attrice recentemente scomparsa.
All’evento hanno partecipato il sindaco Raffaele Stancanelli, i familiari di Mariella Lo Giudic…

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Incontrare lo sguardo di Mariella Lo Giudice. E’ questo il significato dell’opera artistica di Francesco Giordano svelata a Palazzo Platamone in onore e in memoria dell’attrice recentemente scomparsa.
All’evento hanno partecipato il sindaco Raffaele Stancanelli, i familiari di Mariella Lo Giudice (la sorella Silvana e il marito Angelo Giordano), il direttore del Teatro Stabile Giuseppe Dipasquale, il direttore della direzione Cultura del Comune di Catania Augusta Manuele, l’autore Francesco Giordano (cognato dell’attrice), la consulente del sindaco Marella Ferrera e tanti cittadini e personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno voluto rendere omaggio all’artista.
<<Ringrazio la famiglia della ‘nostra’ Mariella Lo Giudice – ha detto il sindaco Stancanelli – perché ha messo la comunità catanese nelle condizioni di vivere un fatto positivo e di coniugare il nome della città a quello della grande artista e attrice.Questo momento – ha aggiunto il primo cittadino – è uno di quei piccoli grandi tasselli che compongono la vita di una città e mi rendono particolarmente orgoglioso non solo come persona ma anche come sindaco>>.
<<La città con questo evento onora Mariella ‘ hanno sottolineato commossi Silvana Lo Giudice e Angelo Giordano – che così ritorna quasi tra la gente, dentro quella ‘comunità’, come l’ha definita giustamente il sindaco, che con la sua partecipazione ci fa sentire molto meno soli>>.
L’opera di Francesco Giordano è una installazione che si compone di sei parallelepipedi di acciaio, di contenute dimensioni, installati nell’ingresso di via Museo Biscari di Palazzo Platamone, ad altezza visiva e ad una precisa distanza, crescente, l’uno dall’altro. I profili frontali hanno in sequenza i colori dell’arcobaleno.Tutte le facce rivolte a sinistra presentano serigrafate parti di una immagine in bianco e nero che si compone otticamente solo se l’osservazione avviene trasversalmente in una precisa posizione. Tutte le facce di destra sono in puro e semplice acciaio tranne l’ultima che reca incisa, su volere dei figli di Mariella Lo Giudice, Carlo, Lidia e Barbara, i versi di Alda Merini ‘Ma il gergo dei poeti è questo/ un lungo silenzio acceso/ dopo un lunghissimo bacio’.
Nello scorso mese di settembre è stata intitolata a Mariella Lo Giudice l’area teatrale di Palazzo Platamone.
(Comune Catania)