Catania-Bologna: le dichiarazioni dei protagonisti

Pulvirenti: “La squadra meritava di vincere, avevo qualche timore per questa partita, i ragazzi mi hanno tolto questi dubbi, sapevano quello che volevano dall’inizio alla fine, il Bologna non ha fatto tiri in porta. Non parlo dei rigori perché non li ho visti.”

Pulvirenti: “La squadra meritava di vincere, avevo qualche timore per questa partita, i ragazzi mi hanno tolto questi dubbi, sapevano quello che volevano dall’inizio alla fine, il Bologna non ha fatto tiri in porta. Non parlo dei rigori perché non li ho visti. Sono molto contento di come la squadra ha interpretato le tre gare in una settimana. Vince chi fa gol, e questo è un pareggio che sa di vittoria perché mancano solo i punti, squadra è stata sempre presente in tutti i momenti della partita. Sono tranquillo, sereno è questa la strada che dobbiamo fare. La testa della classifica la possiamo raggiungere la pross partita ma non è il nostro obiettivo. Mi aspetto sempre la prestazione della squadra. Il rammarico è che molti ragazzi vanno in tribuna e che meriterebbero di giocare. Abbiamo una rosa importante, giocatori che si equivalgono. I cambi possono trasformare il livello di una gara. Mi dispiace per Morimoto, Barrientos, Pesce perché sono ragazzi che meritano”.
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Ricchiuti: “nel primo tempo il ritmo è stato blando, il Bologna palleggiava bene ma non ha creato pericoli, il secondo tempo bene, abbiamo creato tantissimo, tutti abbiamo alzato il ritmo. Secondo me non è un giocatore che cambia la partita, per me su Lopez era rigore ma ha deciso così. Abbiamo pagato un po’ la stanchezza, erano gli stessi giocatori di mercoledì, la squadra ha alzato il baricentro, con più peso in attacco. Il mio obiettivo è far vedere all’allenatore che può contare su di me, metterlo in condizioni di scegliere, ha visto qualcuno più in forma di me”. La prossima gara alle 12:30? “Non è calcio, soprattutto  se farà caldo, ma questo decidono le tv, accettiamo e andiamo avanti. Siamo una squadra forte, non fa piacere non giocare ma il Catania ha un gruppo forte, non ci sono campioni siamo tutti alla pari”.

Viviano: “E’ un punto fondamentale per noi, il Catania ha giocato una bella partita ed è una buonissima squadra. In casa hanno un rendimento eccezionale, è impensabile pensare di venire a Catania a dominare, fai il gol poi è normale che ti difendi. Credo che tutte e due lotteranno per la salvezza, poi se saranno brave si salveranno prima”.

Giampaolo: “Mi è piaciuta la squadra, la reazione composta, non disordinata, il chiudere in crescendo, ci dispiace non aver vinto. Partire con Ricchiuti e Gomez sarebbe stato una azzardo. Poi siamo andati sotto, qualcosa bisognava rischiare, siamo andati avanti con quegli equilibri, avevo bisogno di uno che aiutasse Ricchiuti, Mascara è stato straordinario, Antenucci era fresco, abbiamo provato a vincere. C’era meno spazio tra le linee per la disposizione del Bologna ma lo sapevamo anche prima, poi la partita si è aperta. Con l’andare della gara si perdono le misure, non è facile trovare gli spazi, chi perde meno equilibri riesce a sfruttare meglio gli spazi. La cosa importante è dare continuità alle prestazioni, la squadra potrà crescere soltanto inanellando una serie di risultati. La partita delle 12.30 è demenziale secondo me ma abbiamo già studiato come prepararci. La difesa ha retto, ha giocato molto sul piano individuale. La gente ci ha sostenuto, ci ha dato l’entusiasmo giusto. Io non contesto mai le decisioni dell’arbitro, ci sono stati un paio di episodi dubbi, sul fallo l’arbitro mi ha detto che era fuori, ha sbagliato in buona fede. Le partite si vincono e si perdono per un dettaglio, per un particolare, le piccole vincono ma non sono abituate a giocare tre partite in una settimana. Le energie non sono quelle di inizio gara, noi dovevamo rimontare loro potevano giocare di rimessa , le condizioni erano diverse, se il Bologna avesse avuto più condizione poteva metterci in difficoltà in ripartenza”.

Daniele Di Frangia

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