Carini, 6 in condotta non giustificato ad una bimba di quarta. I genitori vogliono chiarezza.

di Federico Orlando
Una strano caso sta turbando la serenità di una giovane coppia di genitori di Carini i cui rapporti con la scuola della loro figlia sono diventati improvvisamente e precipitosamente molto tesi. Il motivo un 6 in pagella che non è stato giustificato. Ma andiamo ai fatti. Lo scors…

di Federico Orlando
Una strano caso sta turbando la serenità di una giovane coppia di genitori di Carini i cui rapporti con la scuola della loro figlia sono diventati improvvisamente e precipitosamente molto tesi. Il motivo un 6 in pagella che non è stato giustificato. Ma andiamo ai fatti. Lo scorso mese di Giugno la mamma nel ritirare la pagella della figlia che frequenta la scuola elementare ‘Laura Lanza’, resta molto contenta per la buona valutazione in tutte le materie, ma sorpresa per uno strano 6 in condotta nell’ultimo trimestre dopo che nei due precedenti la bimba aveva avuto due 9 per il comportamento. La maestra d’Italiano riferisce alla signora che si è trattato di una decisione adottata a fine anno ed applicata dal Dirigente Scolastico. Un provvedimento che punisce l’alunno al superamento di un certo numero di assenze, circa 140, ma sperimentale, di conseguenza quindi applicato solo in alcune classi, non esteso a tutto l’istituto. La mamma chiede alla Vicaria una copia del provvedimento per prenderne visione, ma per farlo gli viene detto che deve presentare una richiesta scritta all’ufficio di segreteria. Preparata la richiesta dopo un paio di giorni, le comunicano che il Preside non può riceverla se non dopo la fine degli esami di maturità, quindi a fine Luglio, data poi spostata di un mese per le ferie del dirigente scolastico. A fine agosto, la signora chiedendo informazioni sulla copia del provvedimento, apprende che il preside non l’ha firmata e soprattutto che non intende farlo, chiede un incontro con il dirigente scolastico, ma non gli viene concesso, lo incontra però casualmente il 5 settembre ed in quella data il Preside le dice che non avrebbe mai avuto nessuna copia di un verbale su un provvedimento adottato dal corpo docente, perchè non le spettava, quindi nessuna spiegazione per il 6 in condotta. Il giorno dopo la mamma incontra la Vicaria che la invita a portare la pagella il 13 settembre, primo giorno di scuola in modo tale da poter far inserire dal preside una nota giustificativa del 6 in condotta della piccola. Il primo giorno di scuola finalmente la maestra di Italiano consegna alla signora un foglio non intestato ed in carta libera sul quale è scritto che ‘il voto in condotta riflette anche l’elevato numero di assenze’. Una spiegazione molto vaga che tra l’altro non è inserita come nota nella pagella dove il 6 in condotta resta del tutto ingiustificato. Fatto strano, infatti, che nella scheda di valutazione del quarto anno, mancava la legenda giustificativa, che invece era presente negli anni precedenti. Da li si scatena una serie di indignazioni reciproche che interrompono i rapporti tra dirigente scolastico, Vicaria e genitori della bambina, che naturalmente ha risentito del 6 in pagella anche perchè notato e deriso dai compagnetti. I genitori adesso lamentano, di essere stati ignorati dalla scuola che non ha dato loro nessuna giustificazione per quel 6, che nella pagella non sia stato specificato che il giudizio negativo non dipende da un comportamento irriguardoso. Si chiedono inoltre se è normale valutare con 6 nell’ultimo trimestre una bimba di quarta elementare senza mai avvertire i genitori di un comportamento anomalo nel corso dell’anno. Non avendo più nessuna spiegazione dalla scuola e volendo comunque fare chiarezza i genitori della piccola alunna si sono rivolti alla nostra redazione. Contatteremo la scuola per provare a capirci di più, però, considerato che nelle indicazioni del Ministero i bambini devono essere al centro del sistema scolastico e che la scuola deve impegnarsi tra l’altro a cercare, di concerto con la famiglia, le condizioni per rendere il tempo scuola più rispondente alle esigenze del bambino, che gli insegnanti devono impegnarsi a creare un clima sereno e positive relazioni interpersonali tra bambini e adulti, crediamo che questo episodio non rispecchia assolutamente i buoni propositi che il Ministero propone e suggerisce alle scuole. Siamo certi che con maggiore buonsenso ed un pizzico di disponibilità poteva essere evitato.
(Teleoccidente)