Caltanissetta, fratture del terreno e un vulcanello creatisi in poche ore

Caltanissetta – Fratture del terreno lunghe anche 100 metri e vulcanelli di argilla che sorgono come funghi. Non si tratta della descrizione di un paesaggio lunare, ma di quanto accaduto nelle ultime ore a Caltanissetta.
Tutto è cominciato nel popoloso quartiere di Santa Barbara ieri mattina, quando alcune fratture della lunghezza di circa 100 metri, hanno causato…

Caltanissetta – Fratture del terreno lunghe anche 100 metri e
vulcanelli di argilla che sorgono come funghi. Non si tratta della
descrizione di un paesaggio lunare, ma di quanto accaduto nelle ultime
ore a Caltanissetta.

Tutto è cominciato nel popoloso quartiere di Santa Barbara ieri mattina, quando alcune fratture
della lunghezza di circa 100 metri, hanno causato dei cedimenti del
terreno, danneggiando tre villette e la rete elettrica e
stradale. Danni di minore entità anche per un altro stabile, per il
quale il sindaco del capoluogo nisseno, Salvatore Messana, ha comunque
richiesto lo sgombero.

Poche ore dopo la comparsa delle fratture, un nuovo fenomeno geodinamico ha interessato la zona.
Una considerevole fuoriuscita di gas, infatti, ha provocato
l’innalzamento del terreno di circa 2 metri,
creando così un cono di argilla liquefatta dal diametro di 30 metri.

Gli esperti dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Catania e
dell’Università di Palermo e i tecnici della Protezione Civile
nazionale e regionale, sono al lavoro per accertare le cause dei
fenomeni che sarebbero comunque legati alle caratteristiche geologiche
della Sicilia centro meridionale.

Vulcanelli di tal specie, infatti, sono assolutamente comuni in una
zona poco distante, ma ricadente in territorio agrigentino. Si tratta
delle Macalube di Aragona, vulcanelli in argilla presenti nell’omonima
riserva di Legambiente, dove è possibile assistere continuamente a
fenomeni analoghi.

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