«Austu e riustu è capu r’invernu»: ecco com’è nato il Ferragosto

Finalmente è arrivato il giorno che tanti aspettavano per festeggiare l’estate: ferragosto! In diverse città d’Italia sono partiti ieri sera i festeggiamenti, con una lunga notte in spiaggia, tra balli e musica e il tanto atteso bagno di mezzanotte.

Non in tutta Italia, però, è tradizione festeggiare la notte del 14: da città a città gli usi e i rituali cambiano molto. Nelle Marche, ad esempio, c’è la tradizionale Cavalcata dell’Assunta di Fermo, mentre in Sardegna si svolge la Faradda de li candareri, che dal 2013 è patrimonio orale e immateriale Unesco.

E se a Madrid c’è la festa della Paloma, in Canada c’è l’Acadian day.

Storia e tradizioni

Ma come nasce questa usanza che ha preso così tanto piede in diversi Paesi del mondo?

Va detto innanzitutto che il nome “ferragosto” ha origine nel periodo romano, quando si interrompeva il lavoro di raccolta dai campi e ci si concedeva il “feriae Augusti”, ovvero il “riposo di Augusto”, imperatore di Roma da cui deriva la parola “agosto” e che ha istituito nel 18 a.C. questa giornata di riposo.

Una festa pagana, che veniva celebrata l’1 agosto e che dava inizio ai giorni di riposo che potevano essere diversi. Si iniziò a festeggiare il 15 di agosto intorno al VII secolo, quando la Chiesa cattolica unì questa festa alla celebrazione dell’Assunzione in cielo della Vergine Maria.