PALERMO – Un’altra disfatta. Il Palermo perde 3-0 al “Barbera” contro la Lazio in una serata da dimenticare sotto tutti i punti di vista. In campo, fatta eccezione per i primi 10′, si vede la solita squadra con tutti i suoi limiti tecnici e caratteriali e sul piano tattico la povertà più assoluta. Come è accaduto più volte quest’anno gli avversari dominano e vincono senza problemi. La Lazio, che era una squadra in crisi e che aveva cambiato allenatore con Simone Inzaghi al postto di Stefano Pioli, ha fatto un gran figurone. Questa volta a uscire male sono anche i tifosi del Palermo, che hanno causato per ben due volte la sospensione della partita a causa dei continui lanci di petardi e per una contestazione partita praticamente già dall’inizio.
Novellino cambia modulo e si affida al 4-4-2 con Sorrentino in porta; Vitiello e Pezzela ai due lati della difesa con il rientrante Gonzalez e Andelkovic, in mezzo; a centrocampo Morganella e Lazaar sugli esterni, Hiljemark e Jajalo al centro; in avanti Quaison a supporto di Gilardino; assente per squalifica Franco Vazquez.
Simone Inzaghi, al debutto sulla pancina dei biancocelesti, risponde con il 4-3-3 con Marchetti in porta; Patric, Bisevac, Gentiletti e Lulic in difesa; Onazi, Biglia e Parolo a centrocampo; Keita, Klose e Candreva nel tridente offensivo. Il Palermo sembra essere sceso in campo con un piglio decisamente diverso rispetto a quello visto a Verona contro il Chievo. Ma dura solo 10′ fino al gol della Lazio:
angolo da destra, mischia iin area e palla che arriva al solissimo Klose che con l’esterno destro supera Sorrentino. La Lazio fa quello che vuole. Al 13′ destro dal limite di Keita, Sorrentino riesce per un soffio a deviare in angolo. Al 15′ il raddoppio: Keita avanza da destra, diagonale da posizione defilata che impegna Sorrentino, per Klose è un gioco da rragazzi insaccare di testa davanti la porta. Parte la contestazione dei tifosi e i cori contro i giocatori, in campo piovono petardi e Gervasoni interrompe il match per qualche minuto. Al 29′ ottimo inserimento da detra di Kieta palla in mezzo perf Candreva che non riesce a insaccare. Novellino al 37′ inserisce Brugman per Lazaar che non gradisce per niente. Al 40′ Gilardino riceve palla in area, controlla e insacca, ma vine segnalato il fuorigioco. Al 43′ Keita avanza centralmente, supera in velocità Sorrentino, Pezzella salva sulla linea un gol già fatto. Per il primo tempo può bastare. Ad inizio ripresa il Palermo appare un po’ più motivato. Al 7′ trova spazio il giovane bomber della Primavera La Gumina, in campo al posto di Morganella. Al 10′ diagonale al volo di Candreva che sfiora il secondo palo. Altra sospensione al 14′ per lanci di petardi e oggetti in campo; l’interruzione dura 4′. Al 27′ il terzo gol della Lazio: rinvio lungo di Marchetti, spizzata di Klose per Felipe Anderson che si presenta a tu per tu con Sorrentino e lo supera con l’esterno destro. Al 40′ potrebbe trovare la soddisfazione del gol proprio La Gumina, sul rinvio di Gentiletti la palla rimbalza sull’attaccante e sfiora il palo.
NOVELLINO: “Non è una situazione bella. Eravamo partiti anche bene, ma dopo il gol la squadra si è abbattuta, non ha reagito, non ha saputo accorciare in avanti, fare l’uno contro uno esternamente. E’ una squadra che sta soffrendo non per il pubblico ma in campo. Il fattore ambientale dipende dai nostri risultati. Da dove ripartire? Se la squadra ha un po’ più di personalità può uscire da questa situazione come col Napoli e con l’Empoli. Dobbiamo ritrovare fiducia in noi stessi. In questo momento paghiamo al minimo errore e ci disuniamo. E’ chiaro che per salvarci ci vuole un atteggiamento diverso”.